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7/03/2023

VOG: ottimismo per la seconda parte della stagione melicola

Dopo un inizio difficile a causa del calo dei consumi europei e di una forte competitività internazionale, si aprono spiragli di ottimismo per il resto della stagione melicola 2022/2023. È questo il bilancio tracciato dal Consorzio VOG a Fruit Logistica, il salone internazionale dell’ortofrutta di Berlino. 

“Il contesto in cui ci muoviamo è diventato sempre più complesso, ma lo stiamo affrontando con un’organizzazione forte e unita che ci consente di guardare al futuro con fiducia – dichiara Walter Pardatscher, Direttore generale di VOG – Nel futuro, lo sviluppo strategico dell’assortimento varietale avrà un ruolo di primo piano, per continuare a coprire tutte le esigenze dei diversi mercati con prodotti di qualità per tutto l’anno”. 

Se i primi mesi della campagna sono stati caratterizzati da un eccesso di offerta e una forte pressione sui prezzi, la situazione delle giacenze europee in Europa al 1 dicembre offre segnali positivi. L’attuale stock è di 4,4 milioni di tonnellate, inferiore di 430 mila tonnellate rispetto al 2021 e di 100 mila tonnellate rispetto al 2020. 

“Le stime europee fanno ben sperare – spiega Klaus Hölzl, Responsabile vendite di VOG – Dovremmo vedere in queste settimane un bilanciamento del rapporto tra domanda e offerta con conseguente stabilizzazione dei prezzi. Bisognerà aspettare almeno la primavera per un’inversione di tendenza, anche se resta l’incognita legata ai consumi in Europa”. 

A livello di mercati, il VOG ha riaffermato la propria posizione in Italia, incrementando le vendite in GDO. Sul fronte dell’export, le politiche commerciali nei paesi del centro e nord Europa hanno determinato uno spostamento di volumi verso la Spagna, il mondo arabo, il Sud America e l’Asia. Proprio nel continente asiatico, le mele del Consorzio hanno debuttato a Taiwan alla fine di dicembre, con i brand Marlene®, Pink Lady® e RedPop®

“La presenza su oltre 70 mercati europei ed extraeuropei rappresenta un punto di forza nello scenario attuale – commenta ancora Hölzl – perché ci ha consentito di commercializzare i volumi previsti, anche se con calibri e qualità diversi da quelli che avevamo previsto, dato lo spostamento su paesi con preferenze diverse”. 

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